Il collettivo fondato da Ettore Sottsass ha influenzato in maniera indelebile il Design moderno fino a diventare un fenomeno culturale a tutti gli effetti.
Era il dicembre 1980 quando al genio eclettico di Ettore Sottsass venne l’idea di rompere gli schemi del disegno del prodotto industriale degli anni ’70, questo caratterizzato da linee minimaliste così come i colori sobri e neutri. E così, insieme ai colleghi Michele De Lucchi, Peter Shire, Matteo Thun, Marco Zanini e molti altri, iniziò una stagione di lavori eclettici e stravaganti che hanno creato uno stile espressivo che abbracciava le logiche del prodotto industriale e la personalità dell artista.

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Il nome “Memphis” per un collettivo di artisti designer milanesi potrebbe essere fuorviante. La storia racconta che durante l’incontro inaugurale del gruppo stesse suonando un pezzo del mitico album Blonde on Blonde di Bob Dylan “Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again”, quando il giradischi in casa di Sottsass si inceppò proprio in coincidenza della frase “with the Memphis Blues Again”. Questo nome risultò a tutti appropriato, sia perché Memphis era la casa natale del leggendario Elvis Presley, sia perché richiamava il nome della capitale egiziana antica (Menfi), così da poter giocare con la cultura alta, storica, e la cultura popolare e moderna.

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Dopo poco tempo Barbara Radice, giornalista, designer e moglie di Ettore Sottsass, prese in mano le redini artistiche del gruppo, organizzando mostre in tutto il mondo. Lo stile audace, personale ed eclettico dei lavori del collettivo si sposavano perfettamente con le tendenze post-punk degli anni ’80, che non si allineavano alle tendenze del buon gusto nell’arredamento. Il successo fu immediato, anche se Sottasass sapeva che sarebbe stato un progetto a termine. Una volta data una scossa e rivoluzionato i canoni del design minimalista e lineare, Sottsass lasciò il collettivo nel 1985, il quale si sciolse definitivamente nel 1988

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Il primo Iwatch creato nel 1995 fu un orologio al quarzo in omaggio inserito nell’acquisto di software Apple con integrato il sistema Mac 7.5. L’attenzione di Apple al Design non poteva che omaggiare il collettivo Memphis, con lancette di minuti, ore e secondi che richiamavano quello stile inconfondibile.
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Nathalie du Pasquier fu una delle più giovani partecipanti e fondatrice del collettivo. Tutta la sua produzione è tutt’oggi influenzata dall’esperienza Memphis, tanto da produrre una intera linea firmata per il famoso marchio americano American Apparel ispirata proprio ai colori e alle forme Memphis.

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Anche l’alta moda subì la fascinazione dei colori e delle linee del gruppo Memphis. Dior nel 2011 ne fece una linea a richiamo di alcuni degli oggetti più caratteristici del gruppo, così come Karl Lagerfield (che fu un grande collezionista dei loro prodotti), Valentino e Missoni.
