Arte su Instagram: intervista ad un influencer dell’arte
Fabio Noli 11 Luglio 2018

Abbiamo intervistato Stanis_trenor: collezionista, esperto d’arte e influencer

 

 

In love with this both #JoanMiró

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I Social Network sono ormai da tempo veicoli affermati per aumentare la visibilità su  sé stessi, il proprio lavoro e le proprie passioni. Tra questi, Instagram, il social network di foto upload più famoso al mondo, conta oltre un miliardo di utenti che ogni giorno condividono e fruiscono di immagini postate da altri. Instagram è anche il social network più utilizzato dagli artisti contemporanei, proprio perché veicola principalmente immagini. Moltissimi artisti di livello internazionale del calibro di Jeff Koons, Damien Hirst, Jasper Johns utilizzano Instagram quotidianamente per diffondere le proprie opere e sperimentare nuovi discorsi sulla cultura visuale. Maurizio Cattelan, ha reso il suo stesso profilo Instagram un’opera d’arte, chiamando il suo profilo “THE SINGLE POST INSTAGRAM”, un’unico post che cambia periodicamente.

 

 

Se quindi il mondo della produzione artistica è all’avanguardia rispetto alle odierne tecnologie, il mondo del mercato dell’arte arranca. Difficile trovare piccole gallerie o commercianti d’arte che utilizzino i Social Network come strumenti strategici per ampliare la propria visibilità, e quindi i propri guadagni. Navigando nel mare infinito di immagini che è Instagram, ci è saltato all’occhio un profilo che si differenziava dagli altri appassionati d’arte, sia per qualità della gallery, sia per numeri: Stanislao Trénor su Instagram stanis_trenor. Quando lo abbiamo contattato è stato felice di fare una chiacchierata con noi e parlare di come condivide col mondo le sue passioni.

 

Raccontaci un po’ di te e del tuo lavoro.

 

Sono nato e cresciuto a Barcellona, dove ho studiato fino all’Università, laureandomi in beni culturali presso l’Universitat de Barcelona. Finita l’Università ho seguito le orme di mio nonno che era commerciante ed appassionato d’arte. Quest’attività da sola però non mi bastava. Sono allora diventato Art advisor per diversi collezionisti privati e gallerie, ma anche per alcune istituzioni pubbliche: il mio lavoro fondamentalmente consiste nel consigliare gli investimenti  più vantaggiosi del momento, per il mercato dell’arte contemporanea.

 

Com’è nata la tua passione per il mondo dell’arte e come sei diventato un collezionista?

 

Sin da quando ero bambino ero affascinato dai vecchi cataloghi di case d’asta internazionali e dei musei che trovavo in casa. Sono cresciuto divorandomi quei cataloghi che erano di mio nonno. Mi sono però reso conto che sarei diventato un collezionista all’Università, quando comprai il primo pezzo della mia collezione. Era una piccola scultura realizzata da un mio compagno di corso, un bravo e allora giovane scultore, che adesso ha un buon mercato in Spagna.

 

 

#HilmaAfKlint the real abstract spirituallity

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Come collezionista, come ti muovi e che articoli prediligi acquisire?

 

Intanto chiariamo subito il fatto che io colleziono esclusivamente arte contemporanea, pittura e scultura.In realtà, in quanto venditore, il ventaglio che tratto si allarga notevolmente e mi muovo in
più maniere diverse quando acquisisco nuovi lotti; in quanto collezionista invece, cerco sempre di puntare sui giovani talenti in ascesa, da tutto il mondo. Mi piace interagire e conoscere gli artisti da cui compro, per cui o compro in galleria, oppure direttamente dall’artista. Mi piace anche scovare giovani talenti; non lo faccio certo per speculare, se mi piace un’opera d’arte la acquisto anche se non sapevo nulla del background dell’artista fino a quel momento.

 

 

 

Tarzana show by #Belfullana at #Herrerodetejada

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Perché hai deciso di usare Instagram come canale social per comunicare la tua passione per l’arte e il tuo lavoro?

 

Ho iniziato ad usare Instagram un paio d’anni fa. In realtà i Social Network non mi piacevano affatto, ma ho pensato che al giorno d’oggi se non ci sei dentro non esisti. Tutto converge verso quella direzione, e così anche i mercanti d’arte e i collezionisti, spesso ancora troppo restii all’innovazione, si arrenderanno e inizieranno ad usare i social anche perché conviene ai loro affari. Io non so bene perché ho avuto successo, probabilmente perché c’è molta genuinità in quello che fotografo. Ho iniziato semplicemente a postare foto di artisti che amo in contesti in cui mi trovo quasi quotidianamente.

 

#Basquiat at #artbaselhongkong #vandeweghe

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Pensi quindi che l’arte su Instagram possa essere un’opportunità per i collezionisti e i venditori nel condividere idee e risorse ?

 

Certamente. Oggi i Social Network sono l’arma principale del mondo dell’arte. I followers dovrebbero essere considerati come una sorta di valuta, più ne hai e più sarai accettato e riconosciuto nel nuovo mondo dell’arte, così come accrescerà il numero di clienti e la tua riconoscibilità rispetto agli altri. Chiaramente non sono solo rosa e fiori: sono strumenti pericolosi, e per molti versi è più semplice diffondere stupidità e ottusità piuttosto che cultura. Sono un enorme megafono, in cui chiunque può prendere la parola, e costruire valore è complesso e impegnativo. Da parte mia, io condivido solo quello che più mi appassiona.

 

Love this yellow eye in the right position. #JoanMiró

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Fabio Noli