Bernd e Hilla Becher
Fabio Noli 2 Luglio 2021

La fotografia come testimone della realtà

Our camera does not produce pretty pictures, but exact duplications that, through our renunciation of photographic effects, turn out to be relatively objective. The photo can optically replace its object to a certain degree. This takes on special meaning if the object cannot be preserved.

Bernd Becher

La nostra macchina fotografia non produce foto carine, ma duplicati esatti che, attraverso la rinuncia di effetti fotografici, si rivelano relativamente oggettivi. La foto può otticamente sostituire l’oggetto, fino ad un certo grado. Questa caratteristica assume un significato speciale se l’oggetto non può essere preservato. 

Bernd Becher

Bernd & Hilla Becker (1959), Gasbehälter.
Bernd & Hilla Becker (1959), Gasbehälter.
Polittico cm 80×60 (ciascuna foto cm 40×30) Vintage Gelatin Silver Print, 1973, Pezzo Unico, Firmato al fronte sul cartone di tenuta. Firmato e datato  al retro su ciascuna stampa.

Uniti nella vita privata così come nell’attività lavorativa, i coniugi Becher sembravano predestinati al loro destino prima ancora di incontrarsi.

Hilla, mossa da un istinto creativo innato, aveva già scattato fotografie che ritraevano officine del gas nei pressi di Berlino; Bernd, cresciuto nella regione siderurgica tedesca, nonché una delle più  antiche aree minerarie, era stato attratto fin dall’infanzia dagli edifici industriali e dai macchinari sparsi intorno al territorio.

Quando si conobbero, all’Accademia di Dusseldorf, fu facile e istintivo decidere su cosa basare il loro lavoro: il paesaggio industriale.

Bernd e Hilla Becher, Paesaggio industriale, Siegen, 1963.
Bernd e Hilla Becher, Paesaggio industriale, Siegen, 1963.

Le caratteristiche del loro lavoro

Le caratteristiche ricorrenti del loro lavoro sono evidenti: l’utilizzo del bianco e nero, l’assenza di presenza umana, la distanza dal soggetto tale da riprenderne una visione complessiva, e la raccolta delle foto in base a similarità formali. I due artisti non erano infatti interessati alla singola fotografia ma al confronto tra edifici affini, e per questo motivo la creazione delle loro opere poteva avvenire in settimane così come in anni.

Era un lungo lavoro, svolto con un rigore scientifico: il loro obiettivo era mostrare la struttura nel suo insieme, ovvero svelarla come una composizione di forme senza enfatizzarne le caratteristiche strutturali.

Nelle loro fotografie appare l’unione armonica tra gli oggetti industriali e lo spazio circostante che, insieme, formano un paesaggio nuovo e inedito; con il lavoro dei coniugi Becher viene smontato il preconcetto che li vede come due elementi inconciliabili. La loro è un’incredibile capacità di rivelare dei paesaggi che sono quotidiani ed estranei al tempo stesso. 

Bernd e Hilla Becher, Cooling Towers, 1983.
Bernd e Hilla Becher, Cooling Towers, 1983. Gelatin silver prints. Twelve parts, each: 20 × 16 in. (50.8 × 40.6 cm). Collection Museum of Contemporary Art Chicago, Gerald S. Elliott Collection, 1995.31.a-l. Photo: Nathan Keay, © MCA Chicago.

Grazie ai coniugi Becher la fotografia raggiunge un inedito distacco dall’emotività, un atteggiamento che coincide quindi con l’impersonalità verso la quale il mondo industriale degli anni Cinquanta-Sessanta stava orientando il modo di concepire l’architettura.

Gli elementi architettonici diventano vere e proprie sculture, da loro stessi definite “sculture anonime”, in cui il lato espressionista viene totalmente soverchiato dall’oggettività. 

Bernd & Hilla Becher ricevono l' Erasmus Prize 2002 da Prince Bernhard (the Netherlands), 2002. Photograph © Praemium Erasmianum Foundation.
Bernd & Hilla Becher ricevono l’ Erasmus Prize 2002 da Prince Bernhard (the Netherlands), 2002. Photograph © Praemium Erasmianum Foundation.

La scuola di Dusseldorf

La loro maniera diede il via ad un gruppo informale e non dichiarato, la cosiddetta Scuola di Dusseldorf: i fotografi che ne fecero parte, seppur molto diversi tra loro, condividevano alcuni insegnamenti dei coniugi Becher, ovvero le linee dritte, la prospettiva fredda e la predilezione per i grandi formati.

L’essenzialità dell’immagine e la serialità degli degli scatti faranno di Bernd ed Hilla i precursori di due tra i maggiori movimenti degli anni Sessanta: il Concettuale e il Minimalismo.

All we did was to turn back the time to a photography of precision which is superior to the human eye.

Bernd Becher

Tutto ciò che abbiamo fatto è far tornare indietro il tempo a una fotografia di precisione, superiore  a quella dell’occhio umano. 

Bernd Becher 

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Fabio Noli

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