Racing and Sport Cars: 5 Top Lot
Fabio Noli 31 Ottobre 2018


Un’ importante Asta d’Auto Sportive a Milano

 

Come Casa d’Aste siamo orgogliosi di debuttare nell’importante mercato delle auto, e siamo felici di cominciare in grande stile: Il 24 Novembre 2018, la nostra Asta d’auto Classic and Sport Cars si terrà presso l’importante salone automobilistico di Milano AutoClassica, negli stessi spazi della fiera di Rho che ospitò l’Expo nel 2015.

Il settore delle auto d’epoca e da collezione è un mercato culturale ed economico in crescita da molti anni: le auto rappresentano un’importante testimonianza dell’industria e dello sport degli ultimi 60-70 anni oltre ad essere considerate da molto tempo un bene rifugio nel quale investire. Vi raccontiamo qui in anteprima, 5 top lots della nostra Asta.

 

1

MASERATI MC8 GranSport Laboratorio

Ufficiale Maserati – Esemplare Unico
Anno 2006

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Auto rarissima ed ultima Maserati ufficiale impegnata nelle corse. Rappresenta sicuramente un pezzo importante della storia contemporanea della Maserati, oltre ad essere stata condotta in gara da importanti piloti.
Schierata alla 24 Ore del Nurburgring nell’anno 2006 contraddistinta dal numero di gara 7, venne guidata dal pilota ufficiale Maserati Andrea Bertolini (3 volte Campione del Mondo FIA GT ed ex collaudatore Ferrari F1), Michael Bartels (Campione del Mondo FIA GT), Eric Van de Poele (ex pilota di Formula 1) e Gianni Giudici (noto pilota e team manager italiano con vasta esperienza in numerose categorie).

 

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La “MC8 Laboratorio” è basata sulla GranSport GT3 e presenta evoluzioni tecniche sviluppate dal “Maserati R&D Factory Team”, in quel tempo diretto dall’Ing. Giorgio Ascanelli (noto ingegnere con una lunga esperienza in Formula1). Tra le numerose soluzioni sperimentate vi erano l’albero di trasmissione in carbonio e il cambio sequenziale. Claudio Berro, all’epoca direttore di Maserati Corse disse : “L’allestimento del Team R&D Factory è la prova che Maserati sta provando a testare in condizioni di gara le tecnologie più innovative da applicare sui modelli futuri.”

 

 

Con oltre 200 vetture al via della 24 Ore disputata sul leggendario “Nordschleife” la Maserati GranSport Laboratorio – al debutto assoluto in questa gara – aveva dato una dimostrazione di estrema competitività, con il 10° posto in griglia di partenza tempo di qualifica 9’15″033. In gara purtroppo mentre occupava la 5° posizione assoluta, dopo 4 ore e trenta minuti di gara, sotto regime di bandiere gialle, Eric Van de Poele venne centrato da un concorrente doppiato, che cappottò sul tetto della GranSport Laboratorio, costringendo la Maserati al ritiro.

Il successo di Maserati nelle gare di resistenza iniziò nel 1939 con una vittoria nelle 500 miglia di Indianapolis con la 8CTF pilotata da Wilbur, vittoria ripetuta l’anno successivo. Curiosamente, è stato al Nürburgring che Maserati ha segnato alcune delle vittorie più importanti della sua storia: tre vittorie negli impegnativi 1000 chilometri (1956, 1960 e 1961). Moss-Behra- Taruffi-Schell (300S), Moss-Gurney (tipo Birdcage 61), Gregory-Cassner (tipo Birdcage 61) erano gli equipaggi trionfanti.

 

2

Porsche Carrera 3.0 RSR

HTP FIA rinnovato nel 2017
Anno 1974

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Questa splendida Porsche è appartenuta al Cav. Mario Casoni (celebre pilota che ha corso sopratutto dagli anni 60 agli anni 80, ed industriale proprietario della Casoni Spa, nata nel lontano 1814 e leader nei liquori. Cavaliere del Lavoro e per quattro anni anche presidente nazionale di Confindustria per le Piccole Medie Imprese dal 1996 al 1999)
Mario Casoni, classe 1939, è stato pilota capace di attraversare cinquant’anni di storia dell’automobilismo italiano e di essere contemporaneamente un imprenditore di successo. Enzo Ferrari, mai tenero nei giudizi, di Casoni diceva: “Buon pilota, cui forse è mancata l’occasione favorevole per il colpo clamoroso, quello che spiana la via al successo pieno”. Tanto capace come pilota, che lo stesso Enzo Ferrari lo chiama spesso nei momenti difficili della sua Scuderia.

 

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Casoni ha corso moltissime gare e tra queste le più leggendarie alla guida di auto altrettanto leggendarie. La 12 Ore di Sebring con la Iso Grifo A3C, Targa Florio alla guida della Ferrari 250LM, la 24 Ore di LeMans con la Ferrari Dino 166P e poi con la Ford GT40 (Scuderia Filipinetti), con la Porsche 935 la 24 Ore di Daytona, Ferrari 412P, Porsche 906, AlfaRomeo T33/3, Abarth 2000S, Porsche 917, Porsche 908/3, DeTomaso Pantera e molte altre. Inoltre ha corso in equipaggio con piloti famosi dell’epoca, tra questi Moser, DeAdamich, Baghetti, Vaccarella e in molte gare disputate con le Porsche ha condiviso l’abitacolo con il pilota tedesco Reinhold Joest (famoso poi come team manager e proprietario della Joest Racing).

 

3

MASERATI GranSport Trofeo “Fangio”

Ufficiale Maserati – Esemplare unico
Anno 2006

 

 

Auto rarissima ed ultima Maserati ufficiale impegnata nelle corse. Rappresenta sicuramente un pezzo importante della storia contemporanea della Maserati, oltre ad essere stata condotta in gara da due noti piloti.

Auto allestita in esemplare unico dalla Maserati R&D Factory Team, iscritta nella classe 24h Special alla 24 Ore del Nurburgrig.
Schierata alla 24 Ore del Nurburgring nell’anno 2006 con il numego di gara 9, venne guidata dall’ex pilota di F1 Jacques Laffite, il giornalista americano Patrick Hong, il giornalista inglese Richard Meaden, e l’italiano Gianni Giudici.

 

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La GranSport Trofeo derivata dal modello che all’epoca correva nel Trofeo Maserati AudemarsPiguet Europe, per l’occasione venne “vestita” con la livrea rosso Maserati che richiamava le gloriose vetture da competizione della casa del Tridente come la 250F del Campione del Mondo 1957, Juan Manuel Fangio.
Con oltre 200 vetture al via della 24 Ore disputata sul leggendario “Nordschleife” la GranSport Trofeo – al debutto assoluto in questa gara – aveva dato una dimostrazione di estrema affidabilità, giungendo 5° di categoria e 35° assoluta. La prestazione fu ancora più significativa se si considera che la vettura venne affidata ad un equipaggio misto, formato dagli esperti Laffite e Giudici (il pilota italiano era alla sua undicesima 24 Ore al Nurburgring), ma anche da piloti non professionisti quali il giornalista americano Hong e il collega inglese Meaden.

 

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Al termine della gara Lafitte disse : “E’ stata un’esperienza incredibile, dopo tanti anni sono tornato sul vecchio Nuerburgring e su una Maserati: veramente emozionante. In più siamo andati forte, non abbiamo avuto problemi, tutto è stato perfetto. La GranSport mi è sembrata facile da guidare, sincera nelle reazioni e soprattutto affidabile, caratteristica fondamentale qui al Nuerburgring”.

Il successo di Maserati nelle gare di resistenza iniziò nel 1939 con una vittoria nelle 500 miglia di Indianapolis con la 8CTF pilotata da Wilbur, vittoria ripetuta l’anno successivo. Curiosamente, è stato al Nürburgring che Maserati ha segnato alcune delle vittorie più importanti della sua storia: tre vittorie negli impegnativi 1000 chilometri (1956, 1960 e 1961). Moss-Behra- Taruffi-Schell (300S), Moss-Gurney (tipo Birdcage 61), Gregory-Cassner (tipo Birdcage 61) erano gli equipaggi trionfanti.

 

4

OPEL ASTRA 3.0 V6 OFFICIAL – TROPHÉE ANDROS

Costruita in pochissimi esemplari
Anno 1994

 

Il Trofeo Andros (in francese Trophée Andros) è il più celebre Campionato automobilistico invernale su ghiaccio nato nel 1990. Negli anni del suo massimo splendore vi è stato l’impegno ufficiale di numerose case automobilistiche e nel corso del tempo numerosi sono stati i piloti di alto livello che hanno in questo Campionato. Markku Alen e Ari Vatanen (entrambi Campioni Mondiali Rally) – Yvan Muller (quattro volte campione mondiale WTCC) – Alain Prost e Jacques Villeneuve (entrambi Campioni del Mondo di F1) – Jean-Louis SCHLESSER (famoso pilota vincitore tra l’altro di cinque Coppa del Mondo Rally Raid, due Rally Dakar e due Campionati Mondiali Prototipi) – Olivier Panis (ex pilota di F1)

 

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Le automobili utilizzate nel Trophée Andros erano del tutto simili a quelle usate nei rally per tecnologia, anche se sopratutto quelle degli anni ’90-2000 erano dei veri prototipi, per certi aspetti paragonabili alle leggendarie Gruppo B che correvano nei rally.

 

 

La Opel è la casa costruttrice che deteniene il maggior numero di vittorie (41 successi), e questa auto in vendita è la Opel Astra che partecipava al Trophée Andros come Team Opel France. Con questa auto hanno corso principalmente negli anni ’90, piloti quali – Markku Alen (Campione del Mondo Rally) – Michel Ferté (ex collaudatore Ligier F1 e 13 partecipazione alla 24 Ore di LeMans) – nel 1999 con Gianni Giudici (nota pilota e team mangar italiano) ed altri piloti.

Nel 1996 Markku Alen su Opel Astra in coppia con il francese Eric Hélary (noto per la vittoria alla 24 ore di LeMans del 1993 al volante della Peugeot 905) vincono la celebre 24 Ore di Chamonix.

 

5

SYMBOL SPORT LM-N MERZARIO
Auto costruita da Arturo Merzario in pochissimi esemplari

Motore AlfaRomeo 3.0 V6
Anno 1987

 

 

Auto rarissima che rappresenta un pezzo di storia dell’automobilismo sportivo italiano e non solo, poiché costruita dal leggendario pilota Arturo Merzario. Dotata di passaporto sportivo, vi ha corso Arturo Merzario ed altri piloti.

Arturo Francesco Merzario, classe 1943, leggenda vivente delle corse motoristiche, ha gareggiato in tutte le discipline, dalle piccole turismo fino alla Formula 1. Ha corso per la Ferrari, AlfaRomeo, Frank Williams, Fittipaldi, Osella, Wolf Racing, etc., disputando le più celebri competizioni del mondo tra le quali : 24 Ore di Daytona, 1000Km del Nurburgring, 12 ore di Sebring, 1000km di Monza, Targa Florio, GranPremio di Monaco, e numerosissime altre gare.

Nel 1978 tentò la strada del costruttore in Formula1, ma dati i pochi mezzi economici a disposizione, vennerò alla luce le monoposto Merzario A1, A2, A3 e A4. Le scarse risorse finanziarie indussero Arturo Merzario al ritiro dalle competizioni nel 1984.
Chiusa definitivamente l ́esperienza come costruttore nelle massime formule, Merzario si ripresentò vincendo nel 1985 il neonato Campionato Italiano Prototipi con una Lucchini-Alfa Romeo.

 

 

Nel 1986 decise di costruire con la collaborazione della Lucchini, una vettura Sport Prototipo in pochi esemplari con marchio Symbol. La vettura biposto era modificata dalla Lucchini e dotata anch’essa di un motore Alfa Romeo 3000 V6. Con la Symbol, Merzario ha disputato numerose edizioni del Campionato Italiano Prototipi fino al 1990, togliendosi belle soddisfazioni di fronte a piloti molto più giovani e a famosi fabbricanti di auto da corsa.

 

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Fabio Noli