A seguirlo da vicino, il mercato dell’arte può sembrare – a volte – un labirinto in cui è difficile orientarsi. L’avvento degli NFT, street artists quotati milioni, giovanissimi collezionisti che investono su rarità e stranezze, dinosauri battuti all’incanto.
Sì, dinosauri.
Effetto Jurassic Park
L’hanno chiamato effetto Jurassic Park, nato immediatamente dopo l’uscita dello storico film di Steven Spielberg, nel 1993. Si tratta del nuovissimo trend in voga soprattutto tra le star di Hollywood, i big della finanza, e i nuovi appassionati di criptovalute: il collezionismo di dinosauri.
Negli anni ’90 le prime vendite si vedono negli Stati Uniti, ma è verso il 2006-2008 che le prime aste vengono battute a Londra, Parigi e – infine – Milano.
A febbraio 2021, Cambi è stata la prima casa d’aste in Italia a offrire all’incanto un dinosauro, un esemplare di Othnielosaurus aggiudicato a 300 mila euro.
L’identikit del collezionista di dinosauri
Iacopo Briano, è uno dei pochissimi esperti di questo settore che sa dove e come trovare i dinosauri… e venderli.
Grazie a lui abbiamo chiarito l’identikit di questo nuovo intraprendente collezionista: appassionato di arte contemporanea, design e wunderkammer, i suoi interessi sono eterogenei e non vincolati ad uno specifico settore. Ama comporre collezioni variegate, divertendosi con il mix&match. Il dinosauro è per lui qualcosa “out of the ordinary”, una rarità della scienza da poter ammirare nel proprio salotto.
Comprare un dinosauro può essere visto anche come un investimento, ma comprarli con il solo intento speculativo non è la migliore mossa che si possa fare: sul mercato ce ne sono pochi, ed è meglio che finiscano nelle “mani giuste”.
I dinosauri e il commercio
Viene spontaneo chiedersi se possano essere messi in vendita tutti i resti di dinosauro. La risposta è no: i resti trovati in Italia non possono finire all’incanto, perché ciò che si trova nel sottosuolo deve restare in collezioni pubbliche.
In altri paesi, però, la legge è diversa. Negli Stati Uniti il reperto è di proprietà di chi possiede quel terreno, e per questo in America il commercio dei fossili esiste dal 1850. In Cina, al contrario, non possono essere esportati fossili di vertebrati.
Muoversi in questo intricato mercato è quindi da fare con attenzione e conoscenza.

Henry, il secondo dinosauro Cambi
Cambi presenterà il suo secondo dinosauro il 14 dicembre, un lotto eccezionale che sarà presente nell’asta di Arte Moderna e Contemporanea.
Il suo nome è Henry, un esemplare di Hypacrosaurus, un dinosauro ornitopode appartenente alla famiglia degli adrosauridi. Il suo nome significa “vicino alla lucertola più alta” (dal greco υπο-, hypo, meno + ακρος, akros, alto), per la misura più moderata del suo scheletro rispetto al Tyrannosaurus. L’Hypacrosaurus si distingue facilmente per le alte spine neurali e la caratteristica forma della cresta, alta e arrotondata.
Il materiale osseo di questo esemplare è stato raccolto dai nativi della Blackfeet Indian Reservation, in un unico strato, in una cava ben definita e relativamente piccola appartenente ad un affioramento della Two Medicine Formation, nella contea di Glacier, Montana.
La stima dell’incredibile fossile – la cui lunghezza (circa 4 metri) lo rende un esemplare raro da trovare – è di 250.000 – 280.000 €.

Scopri Henry e tutti gli altri lotti che saranno presenti nell’asta di Arte Moderna e Contemporanea il 14 dicembre sul sito cambiaste.com