LE LINEE E LO SPAZIO: GLI INTERNI DI FRANCO ALBINI
Un esposizione aperta delle opere del grande architetto
L’evento è ad ingresso libero e per qualsiasi informazione si può scrivere a milano@cambiaste.com

L’Esposizione
Durante la Milano Design Week, nella nuovissima sede di via San Marco 22 nel cuore di Brera, Cambi propone un’esposizione gratuita dedicata a pezzi unici disegnati dal grande architetto.
La struttura della mostra è pensata per ricreare le atmosfere in cui Albini visse e operò e gli spazi espositivi sono arricchiti da diversi dipinti d’Arte Moderna.


Lo Spettacolo
La sera di Giovedì 19 aprile alle h 20.00, nella sala grande di Via San Marco 22, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Il Coraggio del Proprio Tempo. Uomini e valori del movimento moderno”, diretto da Paola Albini e interpretato dall’attore Enrico Ballardini, un racconto dei valori sottesi alla nascita del Movimento Moderno e all’origine del Design, che presenta una panoramica sull’Italia fra le due guerre e sugli intellettuali del tempo.
I testi sono integrati dagli scritti di Albini, Pagano, Persico, BBPR, Ponti, Palanti, Gardella, Giolli e molti altri e sono accompagnati da video e fotografie d’epoca per illustrare il clima politico e culturale negli anni del Fascismo e per raccontare la storia del Razionalismo in Italia, il ruolo centrale della città di Milano e la vita di uomini che hanno lottato contro un regime totalitario allo scopo di fondare un Movimento di riscatto sociale, pagando a volte con la loro stessa vita, le proprie scelte di autonomia e libertà.
Nello spettacolo la parola si intreccia alla canzone e ai brani di Gaber, Jannacci, Strehler e Silvestri si affiancano le musiche eseguite e composte ad hoc dal Maestro Alessandro Nidi.
Albini Architetto d’Interni
“Tutti noi arredatori dobbiamo qualcosa ad Albini, anche se è più giovane di tanti noi. Forse perché ha cominciato presto, mai allontanandosi dalla sua ostinata e coerente ricerca. Ha seguito la sua strada senza sbandamenti. Il suo stile è preciso e asciutto anche quando partendo da una ricerca costruttiva evade in forme che, se pur controllate, raggiungono parossismi estetici e sottili eleganze. Albini è ormai un simbolo, una buona marca di fabbrica”. (C. Pagani, Albini arredatore, in “Spazio”, 6, dicembre 1951-aprile 1952)
Come nel caso della sistemazione di casa Carati Boggeri, quando riceve l’incarico per la progettazione degli interni di un appartamento o di una villa, Franco Albini non si occupa soltanto della disposizione degli ambienti ma dedica grande attenzione e cura al disegno di numerosi arredi.
Precedendo quindi la nascita del Design industriale, elabora una serie di pezzi unici e ad oggi per lo più inediti, specificatamente pensati per committenze private. Suggerisce poi l’accostamento ad altri oggetti da lui selezionati, contemporanei o antichi, alla ricerca costante di un equilibrio nella commistione di stili.

Franco Albini percepisce la casa come uno spazio aperto all’”invenzione espositiva”, un luogo in cui è possibile sperimentare l’“arte del porgere” gli oggetti, in cui “la questione dell’arredamento acquista un’importanza decisiva come questione tipicamente, indiscutibilmente architettonica” (*).
Partendo della realtà della vita quotidiana affronta i temi dell’abitare alla ricerca di soluzioni che, avvalendosi di tecniche e materiali all’avanguardia, disegnano spazi ricchi di suggestioni in affinità con le sperimentazioni condotte nell’allestimento delle mostre e dei padiglioni fieristici.
I suoi progetti esprimono un razionalismo poetico sia con il grande rigore dimostrato nell’attenzione riservata allo studio dei dettagli, sia con la creazione di “atmosfere spaziali” in cui gli oggetti, sospesi tra luminose composizione cromatiche, interpretano criticamente i segni del tempo e aprono la via alle innovazioni future.
Elena Albricci