82% i lotti venduti ed il 114% di venduto per valore nell’Asta dedicata ai vini e liquori pregiati

È risultata vincente la strategia di non fermare l’attività di questi mesi e continuare a proporre le proprie vendite organizzando e gestendo tutto il lavoro da remoto. Ultimo esempio di successo è stata l’asta Vini Pregiati e da Collezione. Quello dei Vini è uno dei più giovani dipartimenti della maison, ma ha saputo presto imporsi in maniera preponderante sul mercato, grazie all’attenzione che la casa d’aste ha riservato al catalogo ed alla guida del direttore Luca Martini, già eletto miglio sommelier del mondo nel 2013.

Per quasi 8 ore, tempi dilatati anche dalla gestione tutta online dell’asta, i numerosi collezionisti ed appassionati italiani ed internazionali si sono scontrati a colpi di bid su quasi 500 lotti. Molto positivi e confortanti i numeri dell’asta, con l’82% dei lotti venduti e un sorprendente 114% di venduto per valore.

Il podio dei lotti più cari venduti è tutto francese. Medaglia d’oro per quattro bottiglie Criots Batard Montrachet, Domaine d’Auvernay, del 2006, venduto a 15.000 €, secondo posto per quattro bottiglie Bonnes Mares, Domaine d’Auvernay, 2002 a 11.000 € e tre bottiglie Mazis Chambertin, Domaine d’Auvernay, 2002 a 10.000 euro.

Grandissima richiesta per tutti i vini italiani proposti, con tutte le etichette più importanti dello stivale con una particolare attenzione a Barolo, Barbaresco, Brunello e Chianti. Top lot il lotto di 6 bottiglie di Barolo Giacomo Conterno Riserva Monfortino 2000 che partendo da una stima di 2.000 euro raggiunge i 5.500 euro.

Tra le bollicine, a farla da padrona è una rara bottiglia di Dom Perignon Moet et Chandon 1998, un esemplare di soli altri 100 nel mondo, venduta a 6.000 €.

Grande risultato anche per un Macallan, Pure Highland Malt Scotch Whisky Jubilee 25 anni, prodotta per commemorare il Giubileo d’Argento della regina Elisabetta II, venduta all’estero per 5.000 €