Arti Decorative del XX secolo / Asta 276
Lo scorso 16 giugno nella sede milanese di Cambi si è consumato il grande successo del vetro di Murano con un’asta che ha sbaragliato le più rosee aspettative. In una sala gremitissima di pubblico di collezionisti milanesi e non, si sono battuti fino all’ultimo bid alcuni tra i più grandi dealers internazionali del collezionismo del Novecento italiano. Il catalogo, ricco di pezzi scelti con cura dall’esperto Marco Arosio, spaziava tra opere prodotte dalle fornaci muranesi tra il 1890 e il 1990.

Aureliano Toso
disegno di Dino Martens (1894-1970), VASO SELLA SERIE ELDORADO, 1953 circa
vetro soffiato, decorato con tessere e macchie multicolore
Venduto per € 230.000
L’asta è iniziata nel migliore dei modi con l’aggiudicazione a 57.500 euro di un vaso dei primi del Novecento di Hans Stoltenberg-Lerche (1865-1920), autore rarissimo e geniale che realizzò alcuni vetri presso la Vetreria Fratelli Toso e che non appariva sul mercato dal 1999; subito dopo la febbre è salita e il martelletto si è fermato a 200.000 euro per un altro raro capolavoro realizzato in vetro murrino nel 1920 circa dal pittore simbolista Vittorio Zecchin (1878-1947) per i Fratelli Barovier, che già si era meritato la copertina del nostro catalogo.
Ma è con le opere di Carlo Scarpa (1906-1978), uscite dai forni delle vetrerie Venini negli anni trenta e quaranta, che l’asta ha raggiunto il suo acme grazie a due raffinatissimi vasi della serie a Fili, venduti a 143.750 e 106.250 euro.
Tutto sembrava procedere per il meglio quando l’asta ha conosciuto un’impennata ancor più travolgente, che ha polverizzato i risultati della vendita di una collezione di vetri da poco conclusa il 7 giugno a New York nelle sale di Sotheby’s, consacrando così Milano come la migliore piazza sul mercato.
Da sinistra:
Venini, disegno di Paolo Venini (1895-1959), VASO A BALAUSTRO, con decoro a murrine bicolori turchese-corallo, 1954 circa, Venduto per € 168.000
Venini, disegno di Paolo Venini (1895-1959), VASO, 1954 circa, vetro Mosaico-Tessuto, Venduto per € 250.000
Un vaso a murrine a dama del 1954 circa di Paolo Venini (1895-1959), simile a quello sulla copertina del catalogo newyorkese, ha raggiunto i 172.800 euro a fronte di una valutazione di 15.000-20.000 euro. Non bastasse, un raro vaso con decoro a canne policrome disposte a mosaico-tessuto, sempre di Paolo Venini, ha raggiunto l’incredibile cifra di 250.000 euro: il prezzo più alto mai raggiunto da un vaso in vetro di Murano in Italia, sei volte il valore di uno analogo venduto sulla piazza americana.
Ottime aggiudicazioni hanno ottenuto anche Dino Martens (1894-1970), con il bellissimo vaso per Aureliano Toso Eldorado (1953 circa), venduto a 231.250 euro, e alcuni rari pezzi di Thomas Stearns (1936-2006). Tra questi, il Cappello del Doge per Venini, forse il vaso più interessante prodotto negli anni sessanta in Italia, a 87.500 euro.
Nel pomeriggio, si era tenuta nelle stesse sale un’asta più tranquilla, con una selezione di arti decorative del Novecento. Buoni i risultati, tra i quali spiccano: una rara Lenci del 1929, Oggi sposi di Giuseppe Porcheddu (1898-1947), venduta a 16.000 euro; la raffinata gouache di Erté (1892-1990) della copertina del catalogo, Le triomphe de la femme (1925), a 7.500 euro; il prezioso tavolino liberty (1900 circa) di Émile Gallé (1846-1904) venduto a 12.288 euro.
Marco Arosio