La proposta di Cambi per il dicembre 2016 rappresenterà un’offerta di lotti particolarmente interessanti e in linea con le tendenze del mercato nazionale e internazionale, fedeli al gusto di clienti ormai sempre più attenti agli oggetti dalla provenienza d’autore. Sono ormai pochi i nomi del design italiano sconosciuti alle grandi aste ma, ancora per qualche tempo, il certosino lavoro di ricerca potrà portare alla luce maestri nella visione e nella realizzazione di opere uniche da poter affiancare a nomi di primo piano come Ponti, Scarpa e Fontana Arte.
Da sinistra:
Piero Fornasetti (1913-1988), per Fornasetti, PARAVENTO, Italia, 1958, legno laccato con decoro Gran Coromandel, Venduto per € 16.000
Pietro Chiesa (1892-1948), per Fontana Arte, CASSETTIERA, Italia, 1930 circa, legno e cristallo colorato e specchiato,Venduta per € 50.000
Gio Ponti (1891-1979), per Cassina, POLTRONA DISTEX E OTTOMANA, Italia, 1954, legno, tessuto e skai con elementi, in ottone, Venduta per € 26.000
Dalle ultime aste emerge una tendente stabilità di interesse fra i clienti stranieri, con britannici e americani in testa, e sembra affermarsi anche un lieve ma costante aumento della clientela italiana, prima orientata verso stili più classici e verso linee che si richiamavano all’antico, ora sempre più interessata all’arte decorativa del Novecento.
Aspettando conferme dalle principali aste internazionali di inizio stagione, possiamo sbilanciarci anticipando un aumento di attenzione per quegli oggetti di alta qualità e dalla presenza importante tipici degli anni quaranta. La grande decorazione di quegli anni, caratterizzata dalla qualità dei materiali e dalla lavorazione estremamente accurata, trova uno dei suoi principali alfieri per l’illuminazione in Tomaso Buzzi, i cui lavori sono molto ricercati con vette anche consistenti di aggiudicazione sulle piazze internazionali e presso Cambi.
L’illuminazione e l’arredamento di Fontana Arte, nonostante un andamento altalenante, rimangono un faro per l’eleganza e lo stile italiano del Novecento grazie al sapiente equilibrio nella lavorazione artigianale e industriale insieme; i suoi pezzi restano alcuni degli articoli di design del Novecento fra i più richiesti e con più offerte.
Un’altra tendenza che sembra prendere piede è il gusto per gli accostamenti di pezzi degli anni quaranta e cinquanta con altri degli anni settanta: l’amore per il design e per l’armonia degli ambienti procede assieme al gusto per l’innovazione e le rielaborazioni. Da qui nasce la voglia di abbinare le linee quasi classiche del primo dopoguerra con qualcosa di differente ma dal sapore elegantemente coevo: l’illuminazione e alcuni arredi anni settanta permettono di azzardare linee diverse senza snaturare un ambiente dalle forme pulite e razionali.
L’asta di dicembre sarà quindi un insieme di tendenze e classici, autori emergenti e grandi maestri, con l’intenzione di fornire come sempre una selezione delle opere e degli oggetti più richiesti e più adatti al gusto dei nostri clienti.
In copertina:
BBPR per Arteluce, LAMPADARIO MOD. 2045/A, Italia, 1962, alluminio laccato e vetro, Venduto per € 52.500
Umberto Morgagni