
Tra gli autori di maggiore rilievo presentati all’asta Design200 di Cambi Casa d’Aste, in programma per martedì 21 marzo 2023 presso la sede milanese della maison, si distingue Osvaldo Borsani, progettista – come si autodefiniva lui – e fondatore dell’azienda industriale d’ingegneria e innovazione tecnologica Tecno. Osvaldo Borsani è stato tra i maggiori architetti, designer e imprenditori italiani attivi dagli anni ’30 e gli anni ’80 del Novecento, lasciando un’impronta indelebile nella storia e nel mondo del progetto. Una vita pienamente dedicata alla creatività e all’ingegno, passione ereditata dal padre Gaetano, costruttore di mobili a capo dell’Atelier Borsani, poco dopo ribattezzato ABV Arredamenti Borsani Varedo.
Nel 1931 Borsani si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Milano e decide d’iscriversi al Politecnico di Milano, dove nel ‘37 si laurea in Architettura. Nel 1933 vince la medaglia d’argento per la Casa minima, un progetto presentato alla V Triennale di Milano. Dagli anni ‘40 il progettista comincia a dare vita a diverse opere su differenti scale: dagli edifici ai prodotti industriali e d’arredamento. Con suo fratello Fulgenzio, all’inizio degli anni ’50, Osvaldo fonda l’azienda Tecno, nata per trasformare l’attività artigianale dell’Atelier del padre in realtà industriale, continuando però a progettare e produrre con ABV Arredamenti Borsani Varedo. È l’evoluzione della stessa nazione, il passare dalla scala della bottega a quella dell’industria, che ha portato tantissimi marchi italiani alla notorietà.

Lungo la sua vita, il progettista stringe importanti rapporti di collaborazione e di amicizia con personalità italiane come Andrea Cascella, Roberto Crippa, Agenore Fabbri, Fausto Melotti, Arnaldo e Giò Pomodoro, Aligi Sassu e in particolare Lucio Fontana. Della sua carriera di designer, nascono l’iconica poltrona P40, il caratteristico divano D70 e i gli innovativi kit per gli uffici. Il lavoro di Osvaldo Borsani è stato oggetto di numerose mostre e retrospettive, esposte alla Triennale di Milano, al MoMa di New York e di San Francisco, al Centre Pompidou di Parigi, al Victoria and Albert Museum di Londra, al Neue Sammlung di Monaco di Baviera e al Musée des arts décoratifs di Montréal.

Tra le opere di grande valore firmate dal progettista presenti all’asta Design200, il lotto 113 che comprende due inediti appendiabiti dal design telescopico girevole e regolabile in altezza, rappresenta a pieno il DNA e la ricchezza di linguaggio progettuale di Osvaldo Borsani. Due oggetti caratteristici dall’eleganza senza tempo e capaci di trasmettere la propria anima al primo sguardo. Realizzati in alluminio e acciaio con rivestimenti in pelle ed elementi in legno di diverse essenze, queste icone svelano la raffinatezza di Borsani e la sua capacità di coniugare la ricerca di materiali e tecnologie con l’interesse vivissimo per la creatività e le avanguardie artistiche.
Da giovedì 16 a sabato 18 marzo e lunedì 20 marzo, il pubblico potrà visitare l’esposizione dei lotti negli spazi della sede milanese della maison.
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