Elegante e risoluta, negli anni ’70 Terry Vaina era una delle pochissime donne che si potevano incontrare in cantiere: non solo una professionista di fama internazionale, ma anche un esempio di determinazione e anticonformismo.
Oggi la sua collezione è proposta all’incanto da Cambi: una raccolta di opere che descrive la sua straordinaria vita e carriera da creativa, in continuo movimento tra Roma, Parigi e il Messico.
Terry Vaina: la vita
Nata a Milano nel 1941, Terry Vaina si appassiona presto all’arte decorativa e – dopo il diploma all’Accademia di Brera – inizia ad affiancare Lyda Levi nella diffusione dei mobili McGuire.
La sua carriera subisce una svolta con la conoscenza dell’architetto Luigi Sturchio, con cui collabora al famosissimo Yacht Nabila, commissionato dall’imprenditore saudita Adnan Khashoggi e definito – al momento del varo – la “barca più spettacolare al mondo”.
A Roma Vaina inaugura lo studio Art and Design, dove propone importanti collezioni di mobili da lei disegnati. In quegli anni, Paolo Bulgari le affida la progettazione e l’arredamento delle sue dimore a Roma e a Londra.
La collaborazione con Gianfranco Ferré segna un altro passo in avanti nella carriera di Vaina: con lui disegna collezioni di rivestimenti maiolicati nella linea Ferré Arredamento.
Tra i suoi progetti più importanti, alcuni si trovano nell’incantevole Capri. È il caso della Villa sulle pendici del Sopramonte, ristrutturata insieme all’architetto Giò Accolti Gil e ricavata da una cisterna/fortezza del 1200. Ogni forma qui si lega agli antichi motivi dell’architettura locale, un esemplare recupero dell’osmotica relazione tra civiltà e natura.
Nel cuore di Roma, ricordiamo l’intervento di Vaina a Palazzo Taverna, l’abitazione della nota mecenate e promotrice culturale Graziella Lonardi Buontempo. Il prestigioso luogo d’incontro fu ristrutturato dalla designer con grandissimo rispetto per la personalità e la filosofia di vita della proprietaria.
Sempre nella capitale, Vaina progetta ed arreda le case di Joelle Almagià, di Gabriella Farinon e di molti altri protagonisti del mondo dello spettacolo e dell’arte.

Il design e il mosaico
Al piano inferiore del suo atelier in Via Parioli, Terry Vaina inaugura la celebre Scuola di Mosaico, dopo averne imparato l’arte da un restauratore del Vaticano.
Si avvicina a Terry e alla sua scuola Diana di Colloredo Mels, un’eclettica mosaicista con cui realizza un mosaico per l’appartamento del regista Francesco Rosi e degli arredi per il regista Luigi Comencini. Da citare anche la realizzazione del Tavolo presidenziale del Sultano del Brunei, nel quale furono collocati i comandi del suo Stato.

L’arte del vetro
La passione per il vetro nasce in Terry – probabilmente – durante i viaggi a Venezia per andare a trovare la nobile Ida Petriccioni di Vadi, meglio conosciuta come Bambolina.
Scopre così il mondo dei vetrai di Murano, e se ne innamora follemente; inizia così una lunghissima e fruttuosa collaborazione con l’artigianato locale.
Terry progettò numerose lampade prodotte con il vetro di Murano, oggi acquistate in tutto il mondo; alcune di queste, sintesi della sua passione per l’arte decorativa, sono impreziosite dalla presenza del mosaico.
L’estro di Terry produsse incantevoli progetti-bozzetti, che tutt’oggi possono essere ammirati come delle vere e proprie opere d’arte.
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