Villa di Maser. Storia di una casa e di una famiglia
Fabio Noli 25 Agosto 2022

Raramente la storia è stata generosa a tal punto da lasciarci un edificio del passato così perfetto e integro, incorniciato nel suo paesaggio originale.

Villa Barbaro di Maser è uno dei capolavori massimi dell’architettura mondiale, patrimonio dell’Umanità UNESCO. Andrea Palladio realizzò la villa tra il 1554 e il 1560 insieme a Paolo Caliari detto il Veronese e Alessandro Vittoria.

Villa di Maser, facciata esterna.
Villa di Maser, facciata esterna.

La commissione

La straordinarietà dell’edificio è data anche dalla committenza dell’umanista Daniele Barbaro e suo fratello Marcantonio, ambasciatore della Repubblica di Venezia. I fratelli vollero la loro villa azienda agricola ma anche come luogo di incontro per gli amici letterati, artisti e studiosi.

Il progetto di Palladio fu fortemente influenzato dalla personalità dei committenti, soprattutto da quella di Marcantonio Barbaro, a cui si deve il progetto del Ninfeo.

Villa di Maser, interno. Affreschi di Paolo Veronese.
Villa di Maser, interno. Affreschi di Paolo Veronese.

Il primo restauro

Nel 1850 la villa passò alla famiglia Giacomelli che la vendette nel 1934 a Giuseppe Volpi di Misurata. Il conte ne fece successivamente dono alla figlia Marina, la quale vi si stabilì e ne intraprese l’opera di restauro.

Marina trovò la villa molto diversa da quella che vediamo oggi, appesantita da una decorazione ottocentesca che celava in parte gli affreschi del Veronese. Per questo affidò l’incarico di un radicale restauro e ammodernamento all’amico architetto Tomaso Buzzi.

Con l’apporto del celebre restauratore Ottorino Nonfarmale la crociera affrescata da Veronese ritrovò i colori cinquecenteschi e i proprietari permisero ai visitatori di accedervi. Progettò arredi e tessuti di grande fantasia ispirati ai temi delle volute degli affreschi e inventò nuovi oggetti pensati per ogni ambiente. Per il giardino l’architetto eliminò buona parte degli interventi ottocenteschi ripristinando l’antico ordinamento cinquecentesco e disegnando ad hoc arredi da esterno.

Cene memorabili con ospiti illustri furono allestite sotto gli affreschi del Veronese. Grandiosi i centrotavola in vetro di Murano, in ceramica di Bassano o con pezzi di antiquariato, e gli importanti servizi in porcellana e argento.

Villa di Maser, interno. Affreschi di Paolo Veronese.
Villa di Maser, interno. Affreschi di Paolo Veronese.

Marina Volpi

Marina Volpi, grande viaggiatrice, arricchì negli anni la villa di oggetti esotici acquistati con grande passione. Paolo Venini, oltre ad aver eseguito per Buzzi molte delle lampade di casa, regalò alcune tra le più belle creazioni della sua fornace.

Marina era considerata una delle donne più eleganti dell’epoca e gli armadi conservano ancora parte dei suoi abiti e accessori dei più grandi couturier dell’epoca. Hermes, Roberta di Camerino e le Sorelle Giunta di Milano sono solo alcuni dei nomi che spiccano dalla sua collezione.

Del dopoguerra sono le nuove lampade disegnate da Caccia Dominioni e Gardella per Azucena di Milano e i curiosi oggetti firmati Piero Fornasetti, ispirati all’arte antica e palladiana.

Festa per il diciottesimo compleanno di Diamante Luling Buschetti, 1964
Festa per il diciottesimo compleanno di Diamante Luling Buschetti, 1964.

L’asta del 5 ottobre

Per consentire che la Villa possa continuare ad incantare il mondo per la sua unicità, il proprietario ha scelto la Casa d’Aste Cambi per vendere una parte degli arredi, destinando il ricavato al restauro e alla valorizzazione dello splendido edificio.

L’esposizione degli arredi, degli oggetti d’arte e del guardaroba di Marina Volpi sarà visitabile a Milano, presso la nostra sede in Via San Marco 22, da venerdì 30 settembre a martedì 4 ottobre 2022 negli orari 10-19.

L’asta “Villa di Maser. Storia di una casa e di una famiglia” avrà poi luogo nella stessa sede il 5 ottobre 2022.

Fabio Noli