Il servizio della manifattura reale Danese in un’asta senza precedenti
Controlla qui il catalogo completo del servizio Flora Danica

Il servizio Flora Danica della manifattura Royal Copenaghen è considerato uno dei più eleganti e raffinati servizi al mondo. Cambi Casa d’Aste è orgogliosa di presentare nella sede di Genova al Castello Mackenzie, la più grande vendita di questo importantissimo servizio.
Martedì 12 Giugno alle ore 15.00, presso il castello Mackenzie, passeranno all’asta oltre 50 lotti in un catalogo dedicato.
Mai prima d’ora era stato presentato all’asta un insieme così ricco per questo prestigiosissimo servizio

Il servizio Flora Danica
Queste porcellane sono la replica fedele del servizio eseguito alla fine del Settecento quale dono dei reali di Danimarca per la zarina Caterina II di Russia. Il regalo non arrivò mai alla zarina perché richiese ben 13 anni di lavoro e quando fu terminato Caterina II era già morta. Rimase così presso la corte danese, dove si trova ancora oggi, e solo nel 1870 si ricominciò la produzione che venne messa in vendita al pubblico. Ancora oggi questo servizio é considerato, con quello dei cigni di Meissen, uno dei due più prestigiosi al mondo. Interamente dipinto a mano dagli artisti della manifattura reale riproduce i motivi dell’enciclopedia botanica danese.

L’asta di Maioliche e Porcellane

Successivamente all’asta del servizio Flora Danica verranno presentati 265 lotti di importanti Maioliche e Porcellane, che spazia dal trecento al ventesimo secolo.
Tra i top lots, pezzi di altissimo livello: due rari piatti in maiolica di Pavia della fine del Seicento con il prestigioso stemma dei marchesi Stampa di Soncino (lotti 155 – 156); l’eccezionale ed unica caffettiera delle Nove, manifattura di Pasquale Antonibon della metà del XVIII secolo decorata con due imponenti uccelli (lotto 164); il rarissimo vassoio uscito dalla stessa manifattura dipinto a scene cinesi (lotto 165). Sempre dalla stessa collezione due eccezionali pezzi in maiolica milanese settecentesca: la caffettiera a cineserie di Felice Clerici (lotto 166) ed lo stupendo vaso portafiori di Pasquale Rubati (lotto 170).

Tra le maioliche liguri sono sicuramente da citare una rara fontana (lotto 190), di cui se ne conosce solo un’altra simile che fu esposta alla storica mostra genovese del 1939 e la targa devozionale che fu pure presentata nel 1939 e che raffigura una figura dedicata al culto di Sant’Agostino del convento di Loano (lotto 183).

Si é aggiudicato la copertina del catalogo l’eccezionale grande vassoio dipinto con scena di caccia, già pubblicato dal Levy nel 1962 sul suo “Maioliche Settecentesche”, uscito dalla fabbrica novese dell’Antonibon attorno alla metà del Settecento (lotto 205), altro esemplare museale o da grande collezione.