Arti Decorative
admin 11 Gennaio 2016
Vai al catalogo dell’Asta 262 / Una Raccolta di Vetri del Novecento – II

Milano si conferma capitale del mondo del Novecento grazie agli ottimi risultati dell’ultima asta di Arti Decorative del XX secolo tenutasi a palazzo Serbelloni lo scorso 3 dicembre. A confrontarsi in un unico catalogo una vasta collezione di vetri liberty francesi della Scuola di Nancy, alcuni rari vasi in pasta di vetro di Argyl Rousseau e Decorchemont e altri pezzi della stessa epoca realizzati da Louis Comfort Tiffany. Tra le ceramiche, si segnalano il sold out della collezione di figurine in ceramica di Goldscheider (Austria), degli anni venti, e i buoni risultati per la produzione coeva delle manifatture torinesi di Lenci e Esservi.

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Gio Ponti e le sue porcellane degli anni venti-trenta create alla Richard Ginori si confermano tra gli oggetti pi ricercati per la rarità e raffinatezza degli esemplari proposti. La scatola Grande Bomboniera Balletto, Gran Prix all’Esposizione di Parigi del 1925, ha realizzato 18.000 euro, mentre il vaso campanifo in maiolica L’architetto è stato aggiudicato per 12.500 euro. La migliore vendita è risultata quella di un vaso ad urna Passeggiata archeologica, venduto per 28.000 euro. Risultati sorprendenti anche per i vetri di Murano, con le aggiudicazioni che hanno triplicato le stime di alcuni vasi realizzati con tecniche rare da Ercole Barovier. vaso-cambi-arti-decorative-xx-secolo

Un suo vaso della serie Lenti, di bella forma e grandi dimensioni, in vetro pesante blu impreziosito da foglia d’oro e realizzato a Murano nel  1940, è stato aggiudicato a un collezionista italiano dopo una lunga battaglia con una galleria americana, alla bella cifra di 21.000 euro, da una a stima iniziale di 4.000. È sull’onda di questi risultati, e del grande interesse dimostrato dalle mostre tenutesi negli ultimi anni alla Fondazione Cini di Venezia sulle fabbriche e gli artisti che hanno lavorato a Murano, che la Cambi Casa d’Aste intende proporre per la prossima primavera un catalogo interamente dedicato alla produzione vetraria italiana del Novecento.

 

La vendita avrà inizio con un eccezionale vaso di Hans Stoltenberg-Lerche (stima 25.000-30.000 euro), geniale autore tedesco che realizzò alcuni vetri presso la Vetreria Fratelli Toso alla fine dell’Ottocento ma già di gusto fortemente liberty e che rivoluzionarono la produzione muranese per tutto il secolo successivo. Un altro oggetto rarissimo è il vaso con ansa su disegno del pittore simbolista Vittorio Zecchin e realizzato con grandi murrine colorate nella fornace degli Artisti Barovier (stima 30.000-40.000 euro). Ovviamente non mancano i vetri Venini con una bella selezione di opere di Carlo Scarpa, Gio Ponti e Fulvio Bianconi.

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Per non deludere i collezionisti, oltre alla vendita dei vetri di Murano seguirà un’altra con proposte di arti decorative del Novecento di tutta Europa.

 

Marco Arosio

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