Una bellezza semplice e straordinaria
admin 18 Febbraio 2016
Vai al Catalogo dell’Asta 261 / Asta Fine Design

Non è un caso che il record mondiale di vendite all’asta di un pezzo di Gio Ponti si sia verificato con un pezzo unico, raffinato e importante, come il tavolo basso della antica quadreria del palazzo Contini Bonacossi, proposto da Cambi nell’ultima asta di Design dello scorso dicembre: lo stile e il taglio dell’architetto milanese si riflettono pienamente nella ricchezza e nell’eleganza della linea di un oggetto che, per sua natura, si trova a dare personalità sia ad ambienti ampi sia a salotti privati, completando in maniera armoniosa e discreta lo stile della sala, senza distogliere l’attenzione dalle opere alle pareti. tavolino-gio-ponti-cambi-asta-fine-design-2016

“Ci siamo subito resi conto di avere a che fare con un oggetto dal gusto unico, un elemento d’arredo capace di conferire all’ambiente una bellezza semplice e straordinaria”, così Piermaria Scagliola direttore del dipartimento di Design di Cambi. E ancora,“I Contini Bonacossi sono stati una grande famiglia di collezionisti e mercanti d’arte e non avrebbero potuto affidarsi a mani più capaci di quelle di Gio Ponti per gli arredi della quadreria del loro palazzo a Firenze”.

La storia della famiglia Contini risale ad Alessandro e a sua moglie Vittoria, mercanti d’arte ed esperti filatelici che crearono una collezione interessantissima a cavallo fra Ottocento e Novecento, riscuotendo fortune anche durante gli anni del Fascismo.

“Ci siamo subito resi conto di avere a che fare con un oggetto dal gusto unico, un elemento d’arredo capace di conferire all’ambiente una bellezza semplice e straordinaria.”

Alla morte di Alessandro, la sorte della raccolta si perde in lotte ereditarie, vendite e, infine, in confische statali portate avanti in virtù del desiderio dei coniugi di mantenere intatta la collezione. Parte di quella risiede dunque in un dipartimento degli Uffizi di Firenze, visitabile su appuntamento. Anche villa Contini, sempre a Firenze, viene ceduta e ospita oggi il palazzo dei congressi; con essa vengono ceduti gli arredi, di cui si trova poi traccia negli anni ottanta, con le prime aste in cui vengono proposti.

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Il tavolo basso in marmo, legno e ottone, le due panche da parete in noce chiaro e ottone e le due consolle, proposti tutti durante l’asta di Design del dicembre scorso, sono un esempio di Razionalismo ispirato a figure classiche che ben rappresenta lo stile e il gusto degli anni trenta. Come nel caso dei Contini Bonacossi, così spesso accade che, a margine di collezioni con capolavori pittorici e scultorei intramontabili, si trovino elementi eccezionali di design, pensati per ottimizzare l’esperienza dell’amante del bello che si avvicini alle opere esposte: l’auspicio che possiamo fare per il futuro è che, sempre più, questi elementi d’arredo d’autore possano venire scoperti, valorizzati e portati all’attenzione di un pubblico internazionale per testimoniare con forza lo stile e la qualità del design italiano nel mondo.

Anche in questo campo la Cambi Casa d’Aste, prima in Italia nel campo del Design e fra le prime cinque in Europa, cerca di dare il suo contributo con uno sforzo sempre maggiore per la diffusione nel mondo della creatività italiana.

 

Umberto Morgagni

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