La Chartreuse riserva Tarragona nasce dal sapere dei monaci certosini a Tarragona nel 1903. Il liquore è a base di oltre 130 piante possedenti proprietà curative e terapeutiche.

Chartreuse, Chartreuse Riserva storica Tarragona
Le vere origini sembra che risalgano però nel lontano 1605, quando ai Certosini di Parigi venne affidato un manoscritto contenente la formula per produrre un elisir. La formula, venne studiata e ridefinita per lungo tempo, fino a quando nel 1764, grazie al priore generale del monastero La Grande Chartreuse, la formula venne ufficialmente stilata.
I certosini furono aiutati anche da due maestranze speziali dell’epoca: il fratello Jérôme Maubec e il fratello Antoine, il cui lavoro ha permise ai monaci di produrre quello che chiamarono l’Elixir Végétal de la Grande Chartreuse, probabilmente venduto all’inizio come medicinale.
L’elisir ebbe un successo tale da diventare una bevanda a se stante.
Con la rivoluzione francese alla fine del 1700, i monaci furono costretti a lasciare la Francia, perdendo il possesso della distilleria nazionalizzata dal governo rivoluzionario. Il governo tentò in vano di replicare la ricetta, facendo nascere l’attuale nome Chartreuse de Tarragona.
Negli anni seguenti vennero fatte delle modifiche alle etichette: prima verde, poi gialla più piacevole alla vista. Oggi la Chartreuse è ancora prodotta dai monaci nella città di Voiron, vicino al monastero della Grande Chartreuse in cui tornarono dopo il loro esilio.
I metodi di distillazione e invecchiamento restano segreti custoditi ancora oggi dai monaci.

Chartreuse, Chartreuse Tarragona
Molti cercarono invano di creare imitazioni di liquori alle erbe, ma nessuna è così complessa e capace di maturare in bottiglia. La sua particolarità infatti è l’invecchiamento: più “affina” in bottiglia più acquisisce complessità.
Oggi è sempre più difficile reperire la Chartreuse a causa della chiusura della distilleria nel 1989.
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